VERONA - Le aziende del distretto lapideo apuoversiliese presenti in blocco a Marmomac, la fiera mondiale del settore aperta oggi a Verona. C'è fiducia tra gli operatori. Ma il primo semestre ha segnato una lieve flessione dell'export.
Ha preso il via a Verona la 57esima edizione di Marmomac, la fiera internazionale di riferimento per il settore del marmo, considerata la numero uno al mondo soprattutto per il distretto lapideo apuoversiliese. 1400 espositori, il 70% dall’estero. Tra gli italiani foltissima la delegazione del distretto apuano, presente in blocco: 94 imprese, di cui circa 30 versiliesi. Un appuntamento imprescindibile, sia per le macchine che per i lavorati.
Tra i presenti anche Cosmave, il consorzio della aziende lapidee, con uno spazio collettivo per incontri e B2B messo a disposizione delle imprese versiliesi che non hanno uno stand. Rappresenta il 90% della produzione della Versilia, con oltre 300 milioni di fatturato.
Tra gli addetti ai lavori c’è ottimismo, visti i buoni numeri di presenze del primo giorno. Un pubblico che arriva dai mercati di riferimento ovvero Estremo e Medio Oriente e Stati Uniti. L’export, che rappresenta il maggiore sbocco, ha registrato tuttavia una leggera flessione quest’anno. I dati elaborati dalla Cgil provinciale di Lucca sulla base di rilevazioni Istat, hanno segnato nel primo semestre del 2023 un calo del 4,9% dopo una crescita del semestre precedente del 20%.
L’appeal del prodotto marmo e della pietra naturale lavorata resta comunque molto forte a livello internazionale con attenzione particolare quest’anno sulle novità del design. I bilanci su vendite e contatti si faranno alla fine dei quattro giorni. Da risolvere sul fronte interno per il distretto apuoversiliese resta ancora il rebus dello smaltimenti dei residui di lavorazione, la marmettola. Questione che resta aperta e irrisolta ormai da decenni.