VERSILIA - Si è spento all'età di 98 anni il Presidente emerito Giorgio Napolitano. A Sant'Anna di Stazzema nel 2013 uno dei momenti più significativi del suo primo settennato: l'abbraccio con il Presidente della Repubblica Federale Tedesca Gauck.
Sono poche ma potenti le immagini, ormai già storiche, che legano la Versilia al Presidente Giorgio Napolitano, scomparso venerdì pomeriggio a Roma all’età di 98 anni. La più dirompente fu quell’abbraccio fraterno con il presidente della Repubblica Federale tedesca Joachim Gauck nell’incontro epocale a Sant’Anna di Stazzema il 24 marzo 2013, oltre dieci anni fa. I due anziani Capi di Stato salirono sul Colle di Cava, sotto una pioggia battente, per fare visita al monumento ossario e riconciliare simbolicamente due Paesi prima alleati in guerra e poi avversari e cancellare l’orrore delle stragi nazifasciste della Resistenza. Una pagina di storia scritta nel Parco nazionale della Pace.
Altrettanto forti, e rimaste per sempre nella memoria di tutta Viareggio, le immagini dei funerali di Stato in omaggio alle vittime del 29 giugno 2009. Quel giorno, ironia della sorte, era anche la data di nascita di Napolitano. In una torrida giornata di inizio luglio allo Stadio dei Pini il Presidente era in prima fila, commosso, insieme alle altre cariche dello Stato. Andò di persona a fare visita ai feriti, ustionati, all’ospedale Versilia ricevendo un disegno donato dal piccolo Leonardo Piagentini, unico sopravvissuto di tre fratelli.
Un rapporto che però si è incrinato con Viareggio appena un anno dopo quando nominò Cavaliere del Lavoro Mauro Moretti, indagato e poi imputato numero uno nel processo sul disastro ferroviario. Una scelta che i famigliari delle vittime non hanno mai perdonato a Napolitano, duramente criticato e pure contestato per questo.
Ma Viareggio ha saputo anche omaggiarlo sui grandi carri del Carnevale. Forse il più riuscito resta “Le Nozze coi fichi secchi” del 2013: una gigantesca berlina costruita da Massimo Breschi per satireggiare sapientemente sul matrimonio di interessi che aveva portato alla nascita del governo Monti.