SANT'ANNA DI STAZZEMA - La messa sul sagrato della chiesa poi le celebrazioni al Monumento Ossario Sacrario per commemorare le oltre 560 vittime trucidate dai nazifascisti la mattina del 12 agosto del 1944 e tenere viva la memoria.
A Sant’Anna di Stazzema si è celebrato il 79esimo anniversario dell’eccidio. Dopo la messa celebrata sul sagrato della chiesa alla presenza dei parenti delle vittime, delle associazioni partigiane e alle autorità locali e regionali, l’inaugurazione della mostra “Colori per la Pace” poi la composizione del corteo, che è salito fino all’Ossario dove è stato reso omaggio alle 560 vittime del 12 agosto del ’44. La cerimonia si è aperta con il saluto del sindaco di Stazzema Maurizio Verona, che ha ricordato la necessità della memoria per respingere ogni forma di negazionismo, revisionismo e nostalgia per il Ventennio, di cui – ha sottolineato il primo cittadino – non sono esenti neppure esponenti di governo, tornando così sulla scelta di non invitare alcun rappresentante dell’esecutivo.
Il presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna ricordando il forte messaggio di pace che arriva da questi luoghi, guarda già alle celebrazioni per l’80esimo anniversario, con la speranza che possa prendervi parte anche il presidente Mattarella, che con un messaggio ha partecipato alla giornata “Sant’Anna di Stazzema è uno dei luoghi simbolo della tragedia della Seconda Guerra Mondiale in cui affondano le radici più profonde dei valori della Costituzione repubblicana”.
L’orazione ufficiale affidata a Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna.
Il presidente Bonaccini nel suo intervento, dopo aver ricordato la storia comune dei territori di Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto, ha sottolineato l’importanza di difendere la democrazia, anche attraverso i luoghi martoriati, che oggi lavorano per promuovere la pace e azioni concrete specialmente tra le nuove generazioni. “Antifascisti sempre, contro ogni nostalgia e revisionismo” – ha affermato il governatore, che ha proseguito contro il presidente del senato La Russa – “non fa mistero anzi si vanta di esporre con orgoglio in casa cimeli fascisti, dimostrando la sua totale inadeguatezza al ruolo così importante che ricopre”.