TORRE DEL LAGO - Debutta al Festival Puccini il dittico il Tabarro e il Duca di Barbablù di Bela Bartok nell’interessante e innovativo allestimento che porta la firma del regista tedesco Johannes Erath
Ha debuttato in riva al lago sabato 12 agosto il dittico composta da Il Tabarro di Giacomo Puccini e l’opera di Bartok il Castello del duca Barbablu, coproduzione con il Teatro dell’Opera di Roma di Bela Bartok. Due atti unici rappresentati per la prima volta nel 1918 rispettivamente a New York e Budapest. Con Il Tabarro Puccini porta in scena le vicende di una società di degrado, di persone che hanno bisogno di dare una motivazione alla loro grama vita e il tradimento. L’amore clandestino è proprio una scossa a questa vita di sacrifici. La vicenda è ambientata su una chiatta della Senna e ha ancora una volta un finale drammatico, la morte dell’amante, ucciso dal marito tradito.
Lo spettacolo porta in scena giochi di luci e proiezioni di grande impatto che fanno da sfondo alle interpretazioni di Giorgetta, il soprano Monica Zanettin, Luigi, Azer Zada, Michele, Lucio Gallo, la Frugola Loriana Castellano.
Il Castello del duca Barbablu di Bela Bartók è un breve dramma ispirato al fiabesco personaggio di Barbablù, la cui vicenda si svolge nella sala buia di un castello con sette porte chiuse e ha per protagonisti Barbablù e la nuova moglie Judith. Ad ispirare Bela Bartók per la composizione dell’opera fu l’occasione di un concorso per un’opera in un atto, bandito nel 1911 dal Ministero per le belle arti di Budapest. L’opera non fu ben accolta nel concorso e il suo autore dovette attendere il 1918 per vederne la prima al Teatro di Budapest. L’opera ha per protagonisti solo due personaggi: Barbablù, il baritono Johannes Martin Kranzle e la sua ultima moglie Judit interpretata da Szilvia Voros. Torna sul podio del Festival il giovane direttore Michele Gamba.
Il Dittico al Festival Puccini torna in scena il 26 agosto.