Gli anarchici arrestati per terrorismo non rispondono al Gip

Gli anarchici arrestati per terrorismo non rispondono al Gip

Redazione

di Redazione

CARRARA - Si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Riccardo Ghio gli anarchici accusati di associazione per delinquere finalizzata all'istigazione al terrorismo, colpiti da misura cautelare dopo un'indagine condotta dalla Digos e coordinata dalla dda di Genova.

L’inchiesta aveva portato alla perquisizione del circolo anarchico Gogliardo Fiaschi di Carrara e al sequestro della tipografia Avenza Grafica di Massa che stampava il quindicinale Bezmotivny su cui annunciavano attentati e dove ospitavano articoli di Alfredo Cospito, l’anarchico finito in regime di carcere duro per avere gambizzato il manager di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e per l’attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano.

II gip ha confermato gli arresti domiciliari per Gino Vatteroni, Paolo Arosio e Gaia Taino, tutti residenti a Carrara, e ha concesso i domiciliari anche a Luigi Palli (sempre di Carrara), che due giorni fa era finito temporaneamente in carcere visto che come domicilio aveva indicato un immobile occupato, dopo aver trovato un domicilio alternativo.  Confermato l’obbligo di dimora per gli altri cinque indagati. Tra questi ci sono un uomo e una donna residenti a Lucca.

Secondo l’accusa, la cui impostazione è stata confermata dall’ordinanza del gip, attraverso il giornale sono state pubblicate le rivendicazioni degli attentati più significativi degli ultimi anni in Italia.  “anche allo scopo di stimolare i lettori a compierne di ulteriori” come ha scritto il giudice nell’ordinanza.

Di diverso avviso gli avvocati difensori per i quali “si tratta di un ambito strettamente connesso all’espressione della libertà di pensiero”. I legali hanno annunciato il ricorso al tribunale del Riesame.