LUCCA - Quanto pubblicato da Carlo Puddu, residente e guida turistica a Lucca per 20 anni, ha scatenato la discussione sul web ponendo la questione della sostenibilità dei grandi flussi turistici per la città.
Un post pubblicato su facebook accende il dibattito sul futuro del turismo a Lucca. Il testo, accompagnato dall’immagine di una Torre Guinigi pendente circondata da turisti in posa, è firmato da Carlo Puddu, residente in centro storico e guida turistica per 20 anni, che, al termine del concertone dei Blur, si è lasciato andare ad alcune riflessioni sulla sostenibilità dei grandi flussi di visitatori in città. Poche righe per lanciare in rete la discussione su un fenomeno estremamente attuale, che interessa tante grandi città d’arte italiane – Venezia, Roma, Firenze e più recentemente Napoli – e che – suggerisce Puddu – sembra non essere troppo lontano anche dalla nostra realtà. I 40mila fan arrivati per assistere allo show del Summer Festival si sono aggiunti alle altre migliaia di turisti già presenti in città; “dove hanno dormito tutte queste persone?” si interroga Puddu, che evidenzia il rischio di una città congestionata, abbandonata dai residenti, ad uso e consumo del business. Dalle case adibite a B&B e affittacamere fino alle piazze invase dai tavolini dei locali, il lucchese si chiede quale possa essere il futuro per Lucca, “se perde l’identità e il fascino che i visitatori hanno saputo apprezzare negli anni”. Puddu mette in guardia dai facili ricavi immediati e invita a guardare a lungo termine. “Siamo a un incrocio in cima alla montagna, sta a noi decidere di venire giù a rotta di collo a occhi chiusi, senza paracadute o freni oppure iniziare a gestire responsabilmente la cosa”, conclude. Il post è stato condiviso da 76 persone e ha collezionato quasi un centinaio di commenti e oltre 250 mi piace.