LUCCA - Ci sono i primi verdetti per la tragedia del settembre 2017 a Lucca, quando due operai, Eugenio Viviani e Antonio Pellegrini, precipitarono da una piattaforma mentre stavano sistemando i lumini a palazzo Pretorio per la Santa Croce.
Il Tribunale di Lucca ha infatti condannato con rito abbreviato ad un anno e 2 mesi l’allora amministratore delegato della ditta di Modena costruttrice della piattaforma il cui braccio cedette all’improvviso facendo cadere al suolo i due operai.
Il giudice ha inoltre rinviato a giudizio gli allora presidente e direttore tecnico della stessa ditta, che hanno invece deciso di difendersi con rito ordinario.
Per loro quindi il processo continua, anzi inizia adesso.
Assolte invece altro quattro persone che erano state indagate sempre per omicidio colposo.
Il punto principale su cui si è svolta e si svolgerà ancora la battaglia legale è quello della saldatura sul braccio meccanico dove si verificò il cedimento.
Per l’accusa la saldatura non era stata eseguita nel punto giusto mentre le difese sostengono che nessuna disposizione in merito è stata violata.
Le famiglie dei due operai hanno già raggiunto un accordo risarcitorio con le compagnie assicurative delle aziende coinvolte.