Impuniti i responsabili del rogo di Massarosa

Impuniti i responsabili del rogo di Massarosa

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Massarosa - In occasione della commemorazione del primo anniversario del rogo sulle colline di Massarosa, la sindaca Barsotti ha confermato che le indagini non hanno ancora portato ad individuare i colpevoli dell'incendio

 

Il primo focolaio di quello che poi si trasformò poi in uno dei più grossi disastri ecologici degli ultimi anni del territorio versiliese, divampò nel territorio di Bozzano in via di Chiatri, quella che poi le indagini individuarono come l’area dell’innesco doloso.

Fu una corsa contro il tempo quella Vigili del fuoco e volontari, con il supporto aereo di Canadair ed elicotteri per contenere il rogo prima che calasse la notte ma fu una lotta impari. Il vento infatti alimentò ulteriormente le fiamme, che nella notte attaccarono l’intero versante massarosese.

Impressionanti le immagini rimbalzate sui social delle fiamme che avvolgevano le gallerie dell’autostrada Bretella che venne poi chiusa poco dopo e riaperta solo a fasi alterne.

Per tre giorni fu un via vai incessante di Canadair ed elicotteri, mentre la piazza del mercato di Massarosa divenne il centro nevralgico della logistica delle operazioni che videro impegnati centinaia di uomini, tra volontari e vigili del fuoco combattere contro il fronte dell’incendio che si spostava continuamente, andando a colpire anche il territorio di Valpromaro costringendo centinaia di persone ad abbandonare le proprie abitazioni anche da Gualdo, Montigiano, Pieve a Elici, Piazzano e Fibbialla.

Un disastro che le indagini dei carabinieri forestali accertarono essere di matrice dolosa, ipotesi confermata anche dal procuratore Manzione, che dichiarò anche l’oggettiva impossibilità di risalire agli autori del gesto. Affermazione che, a distanza di un anno, è confermata anche dalla sindaca Barsotti.