BARGA - A Barga, nell’anfiteatro del parco Bruno Buozzi, è andato in scena “Il Maggio di Alessandro”, eseguito da I cantori dell’antico maggio della Garfagnana, nella versione curata da Piergiorgio Lenzi. La bellissima tradizione del Canto del Maggio è insomma riapprodata a Barga ed in particolare è stata presentata questa opera che non veniva più cantata nella cittadina da 200 anni.
Il testo è stato ritrovato recentemente a Barga fra le carte del compianto storico barghigiano Antonio Nardini. Quel Canto del Maggio è sicuramente stato cantato nella zona di Barga duecento anni orsono ed ora è tornato nella riduzione di Piergiorgio Lenzi.
Il testo risalente alla fine del ‘700, è stato poi acquisito dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico di Piazza al Serchio ed è oggi considerato il più antico testo di maggio esistente e fra i più interessanti a livello stilistico.
L’evento, a cui hanno collaborato tra gli altri il comune di Barga, il Museo Multimediale e Unitre Barga, si inserisce all’interno del Canto del Maggio Festival: un percorso ideato da l’Associazione La Giubba con il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico e la Compagnia Il Giunco.
Bravissimi i cantori ed i musici che hanno riproposto a Barga il Maggio di Alessandro: il Capo compagnia Piergiorgio Lenzi, i maggianti: Franco Reali, Lorenzo Comparini, Mariano Giannetti, Giuseppe Malaspina, Ferdinando Mori, Stefano Mori, Donatella Ottolini, Maria Massari, il giullare Pietro Lino Grandi ed il fisarmonicista Alfredo Giorgi.