TORRE DEL LAGO - “Non voglio vedere queste scene”. Con queste parole il direttore d’orchestra Alberto Veronesi sul podio della prima di Boheme all’apertura del Festival Puccini ha salutato il pubblico.
Poi si è bendato gli occhi e ha iniziato a dirigere l’orchestra dando il via alla recita del capolavoro pucciniano per la regia di Christophe Gayrale.
Diversi fischi e contestazioni dal pubblico e un po’ di imbarazzo tra le prime file (e tra gli orchestrali stessi) hanno accompagnato il gesto di protesta di Veronesi. Chiaro riferimento alle scenografie portate in scena (ambientate nel maggio francese del 1968) e definite già in conferenza stampa “ipercomuniste”. Veronesi era stato invitato dal Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a rifiutarsi di dirigere l’opera contestando lui stesso le scenografie, firmate da Cristophe Ouvrard, accusato di aver dissacrato Puccini.
Veronesi è, come noto, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane del centenario 2024.
“Il maestro ha voluto dimostrare che conosce lo spartito a memoria” – ha commentato il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro.