CAMAIORE - Primo weekend di vera estate e da tutto esaurito in Versilia, segnata però da ben sei zone interdette alla balneazione. Rabbia tra i balneari mentre i bagnanti ignorano il divieto di fare il bagno. Il sindaco di Camaiore chiede alla Regione e a Viareggio di accelerare sulle opere alla Fossa dell'Abate.
Nelle parole di questa bagnante ci sono tutte le contraddizioni di un weekend da tutto esaurito in Versilia, di una riviera Bandiera blu e di un mare oggi quasi cristallino eppure segnato da ben sei zone con divieto temporaneo di balneazione da Viareggio a Marina di Massa. Poche centinaia di metri in corrispondenza delle foci dei fiumi, in tutto una ventina di stabilimenti balneari.
Qua siamo alla Fossa dell’Abate, tra Lido di Camaiore e Viareggio. Fra i titolari dei bagni interessati dall’ordinanza di stop – quelli che subiscono direttamente il divieto – c’è poca voglia di parlare. Ma basta guardare la spiaggia, finalmente affollatissima, per capire che le ordinanze, poco pubblicizzate, come sempre non vengono quasi mai rispettate. Anche perché entrano in vigore quando la carica batterica rilevata nelle acque da Arpat – quasi sempre causata dalle piogge abbondanti – è rientrata sotto la soglia di guardia.
Tra le associazioni dei balneari c’è forte rabbia verso gli enti (ovvero Regione, Comuni e Gaia) che da anni si sono impegnati a risolvere il problema. I cartelli sulle sponde del torrente mostrano ancora le spese fatte per mettere in sicurezza fognature e scarichi. Il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci sollecita la Regione Toscana e il Comune di Viareggio sul completamento degli spandenti a mare che allontanano da riva le acque inquinate dei fossi.