Viareggio - In occasione del 14 esimo anniversario della strage alla stazione di Viareggio, i familiari delle vittime hanno organizzato un presidio di fronte al Palazzo di Giustizia di Firenze per protestare contro l'ultima, ingiustificabile, pagina processuale
Un anniversario, il quattordicesimo dalla strage del 29 giugno 2009 che ruota tutto intorno all’ultima, inspiegabile pagina processuale, ovvero il ritardo con cui il fascicolo del processo di appello bis è stato inviato alla Suprema Corte di Cassazione.
Un ritardo che ha comportato uno slittamento di oltre sei mesi del processo di Cassazione la cui sentenza arriverà quindi a ridosso del compimento dei 70 anni dell’imputato eccellente del processo, Mauro Moretti, che in questo modo supererebbe l’età per essere sottoposto alla reclusione.
Per protestare ed esprimere tutta la loro rabbia, una delegazione dei familiari delle vittime ha deciso di organizzare un presidio di fronte al palazzo di giustizia di Firenze proprio il giorno in cui tutta Viareggio si è fermata in occasione della commemorazione della strage.
Per approfondire il lungo percorso processuale, il pomeriggio è stato organizzato un convegno al cinema Centrale a cui hanno preso parte anche l’ex procuratore di Lucca Giuseppe Amodeo e il sostituto procuratore Salvatore Giannino, oltre agli avvocati di parte civile. E proprio l’avvocato Dalle Luche ha definito ingiustificabile il ritardo con cui il fascicolo è partito per Roma.