CARRARA - Terzo sbarco di migranti da inizio anno al porto di Marina di Carrara. Lunedì mattina torna la Life Support di Emergency con 29 migranti, tra cui tre donne e un bambino di due anni. Arriveranno dopo quattro giorni di navigazione. La Ong torna ad attaccare il Governo.
E’ in arrivo nella mattinata di lunedì al porto di Marina di Carrara la Life Support di Emergency con a bordo 29 persone salvate in acque internazionali nell’area di ricerca e soccorso libica. Tra di loro ci sono tre donne e un bambino di due anni.
Le immagini, fornite da Emergency, ci mostrano le fasi di soccorso in mare dei naufraghi: partiti da Sabratah, in Libia, la notte del 1 giugno scorso e salvate dalla Life Support il 2 giugno. Alcuni migranti hanno raccontato ai soccorritori che uno dei due motori dell’imbarcazione si era rotto poche ore dopo la partenza quando non erano neanche a metà del viaggio. A bordo tante storie di coraggio, paura e dolore. Una ragazza di 22 anni proveniente dall’Eritrea porta con se il figlio di due anni. Il padre è rimasto in Libia: non avevano abbastanza soldi per pagare il viaggio per tre. E adesso teme di non rivederlo mai più.
Arriveranno in Italia di fatto dopo quattro giorni di navigazione. Emergency torna ad attaccare la politica migratoria del Governo.
Si tratta del terzo sbarco di migranti a Marina di Carrara da inizio anno. A gennaio la Ocean Viking accompagnò sulla banchina Taliercio 95 persone salvate al largo della Libia. Due mesi fa sempre la Life Support ne portò altri 55. Tra di loro la Squadra Mobile della Questura di Massa nelle ore successive allo sbarco aveva individuato i due presunti scafisti, nascosti tra i naufraghi. Fermati e arrestati con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.