PUGILATO - In merito alla gara per il titolo europeo IBF svoltasi a Londra e persa dal nostro atleta Marvin Demollari, vorremmo puntualizzare quanto segue: nessuna lagnanza per giustificare una sconfitta, riconosciamo il valore tecnico, Chamberlain è rimasto il campione e gli rinnoviamo i complimenti. Detto questo ci preme far notare come l’incontro non sia stato, di fatto combattuto perché, nel momento in cui Marvin è scivolato, è stato ripetutamente colpito a terra, prima che l’arbitro, che ha avuto una notevole mancanza di riflessi ed era lontana, intervenisse .
Questi colpi hanno tramortito Marvin che comunque stava cercando di riprendersi. Una volta giunto sul posto l’arbitro ha richiamato Chamberlain , il quale se ne è altamente fregato e ha colpito Marvin che si stava rialzando e cercando di riprendersi, con un diretto devastante e vigliacco. Le immagini lo testimoniano. Qui è finito il match, perché Marvin era già in stato di ko tecnico. Il suo cuore, il suo coraggio indomito, lo hanno spinto a gettarsi, pure in condizioni devastate, contro un avversario simile, finendo ulteriormente a terra. Alla fine, la decisione di far interrompere il match è stata inevitabile. Riconosciamo il valore tecnico di Chamberlain ma esistono delle regole che andrebbero rispettate e fatte rispettare. C’erano tutti gli estremi per due, forse tre richiami ufficiali e pertanto la possibilità di squalificare Chamberlain. Questo non è avvenuto, eppure siamo certi che se fosse capitato il contrario, a noi la squalifica sarebbe stata comminata. Tutto questo per esprimere il nostro rammarico per un incontro che, ammesso e non concesso che dovesse vederci perdenti, avremmo voluto perderlo in virtù del conteggio dei colpi dati e ricevuti. In modo regolare.