LUCCA - Cresce il malcontento tra gli espositori del tradizionale mercatino dell'antiquariato, costretti dopo la riduzione delle postazioni disponibili, voluta dall'amministrazione Tambellini, a presentarsi ogni volta alla spunta, senza la certezza di ottenere uno spazio o di vedersene assegnato uno non idoneo per dimensioni e dislocazione. Già numerosi gli operatori che rinunciano all'appuntamento.
Poco più di un centinaio di posti disponibili e non sempre dislocati in vie e piazze favorevoli al proprio commercio. Cresce il malcontento tra gli operatori del tradizionale mercato antiquario di Lucca, che lanciano l’allarme: “Siamo a un punto di non ritorno – spiegano – se l’amministrazione non prende in mano la situazione, presto non ci sarà più alcun mercato”. I problemi, secondo gli ambulanti sono iniziati con il nuovo piano commerciale introdotto dalla giunta Tambellini, che ha ridotto a poco più di un centinaio le postazioni disponibili. Eppure negli ultimi anni l’interesse per l’appuntamento è cresciuto notevolmente sia tra il pubblico che tra gli addetti ai lavori, spesso provenienti anche da altre Regioni. Ora, dal momento che le richieste di partecipazione sono spesso superiori agli spazi disponibili, in diversi hanno iniziato a non presentarsi più alla spunta, ovvero al sistema di assegnazione del posto, che, nel caso del mercato di Lucca rischia di restare ironicamente l’unico valore antico della faccenda. Se in molte realtà analoghe per fama, numeri e tipologia si ricorre alla spunta “virtuale” , chiedendo ai concessionari di confermare la presenza telefonicamente o via mail 5 giorni prima dell’evento, a Lucca si richiede loro di presentarsi alle 6 del mattino alla Segreteria del Mercato Ortofrutticolo, senza la certezza che il posto venga effettivamente assegnato. Talvolta inoltre lo spazio non è idoneo alla propria merce, come la stretta Via del Battistero, che non permette di allestire banchi di più di 80 cm per 2 m. Ma rifiutare per uno spuntista influisce sul calcolo delle presenze e quindi sulla sua progressione in graduatoria per ottenere un posto fisso. Di qui l’appello degli antiquari all’amministrazione.