LUCCA - I 5 negozi dovranno liberare i fondi entro il 3 luglio. Buchignani e Granucci: “Concessioni scadute dal 2012, abbiamo offerto le licenze, ma i locali devono essere liberati per non arrecare un danno di 4 milioni alla città”
I 5 negozi ancora aperti del Mercato del Carmine dovranno sloggiare entro il 3 luglio. Il Comune ha ordinato di liberare i fondi, sottolineando che i termini sono perentori, perché il rischio è quello di perdere i finanziamenti PNRR da oltre 4 milioni di euro per restaurare il mercato. La richiesta è stata accompagnata dall’offerta eccezionale di una licenza per ogni operatore, tuttavia solo uno dei 5 esercenti sembra voler prendere in considerazione la proposta.
I due ortofrutta, il macellaio, la cioccolateria e il bar – ricorda l’amministrazione – hanno concessioni scadute da undici anni e in tutto questo tempo hanno riconosciuto al Comune un affitto agevolato non paragonabile ai prezzi di mercato. La ricerca di soluzioni che garantiscano la continuità delle attività commerciali presenti è un impegno contenuto nel contratto con la ditta concessionaria del Mercato, la 4223 srl, che fa sapere di essere pronta a presentare a stretto giro delle proposte di continuità per ogni realtà presente. La riqualificazione del Carmine rappresenta un’occasione irripetibile per la città.
Il cantiere sarà affidato a una Rete di imprese del territorio e i lavori dovranno terminare tassativamente entro il 2026.
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