CAPANNORI - Il gruppo, che riunisce associazioni venatorie e ambientaliste, cittadini e residenti della zona, accolto favorevolmente il passaggio di una parte del bacino da proprietà privata a pubblica, vorrebbe partecipare al tavolo di progettazione del futuro dell'area.
Partecipare al tavolo di lavoro per progettare il futuro del Lago della Gherardesca, continuando a contribuire alla tutela dell’area umida. Questa la richiesta del gruppo Articolo 9 Capannori dopo l’acquisizione di una parte del bacino da parte del Comune. Il gruppo, che riunisce associazioni venatorie e ambientaliste, cittadini e residenti della zona, è impegnato nella salvaguardia di questo habitat naturale da vent’anni anni, da quando precisamente nel 2003 si spensero le idrovore che rendevano coltivabile l’area oggi allagata.
Grazie all’impegno profuso il lago, che con i suoi 40 ettari fa parte dell’area umida del Bientina, è diventato un’oasi di biodiversità e in particolare dei volatili, che soprattutto in periodo di migrazione e di svernamento frequentano l’area con numeri elevatissimi e con specie rare.