LUCCA - Il gruppo di amici e militanti del collettivo Dada Boom di Viareggio per il terzo anno consecutivo ha commemorato con uno strano rituale, che non ha mancato di suscitare lo sdegno dei residenti della zona, il maestro della videoarte Giacomo Verde.
Poesie decantate di fronte al muro di cinta del cimitero, tappezzato per l’occasione con foto di nudo femminile; petardi esplosi e orinatoi da ospedale a simboleggiare gli ultimi giorni della malattia. Il gruppo di amici e militanti del collettivo Dada Boom di Viareggio è tornato in azione al camposanto di Ponte San Pietro per commemorare il terzo anniversario della scomparsa del maestro della videoarte Giacomo Verde. Lo stravagante rituale come di consueto è stato registrato e postato sulla pagina facebook dei reodadaisti, ma stavolta si è svolto al di fuori dei cancelli sbarrati. Quella che per i partecipanti rappresenta una performance di respiro artistico, non piace affatto ai parenti degli altri defunti e ai residenti della zona, che la considerano una pratica irrispettosa e di cattivo gusto. Così, se nel 2021 venne richiesto l’intervento della polizia per mettere fine alla festa tra le tombe, quest’anno per la ricorrenza sono stati messi i lucchetti.