Viareggio - Non un' inaugurazione, ma la restituzione alla collettività di un'area che per troppo tempo è stata simbolo di degrado. Con queste parole il sindaco di Viareggio Giorgio del Ghingaro ha aperto alla cittadinanza il giardino dell'arte del'ex Casa del Fascio
Le tenaglie al posto delle forbici, il fil di ferro al quello del nastro tricolore. Piccoli dettalgi che però danno il senso dell’importanza e della portata storica dell’evento.
Dopo decenni la città di Viareggio si riappropria dell’area dell’ex Casa del Fascio. Un risultato reso possibile da un certosino lavoro di squadra ha dichiarato il sindaco Giorgio Del Ghingaro dopo aver aperto le recinsioni che delimitavano l’area restituendola fisicamente alla collettività.
A impreziosire l’area a verde, la grande scritta fiorita “Viareggio” che sarà parte integrante della scenografia per l’arrivo della tappa del Giro D’Italia e le due sculture dell’artista veneziano Gianfranco Meggiato messe a disposizione dalla Oblong Contemporary Gallery di Forte dei Marmi.
Una giornata a suo modo storica che va a sanare una vera e propria macchia nel quadro complessivo della zona del lungo mare e di Piazza Mazzini, sostituendo le macerie con il prato e il grigio del cemento della recinsione con il bianco del marmo delle opere d’arte.