Prostituzione al centro massaggi, blitz della polizia: scatta il sequestro, arrestata la titolare

Prostituzione al centro massaggi, blitz della polizia: scatta il sequestro, arrestata la titolare

Redazione

di Redazione

Un centro massaggi gestito da cinesi a Lucca è stato posto sotto sequestro e la titolare è stata arrestata dalla polizia per sfruttamento della prostituzione dopo un blitz degli agenti in borghese nei locali all'interno di un condominio in via Pisana nel quartiere Sant'Anna dove veniva svolta l'attività.

L’indagine, avviata ad inizio anno diretta dalla procura di Lucca,  ha portato ad iscrivere  nel registro degli indagati 5 persone, 3 cinesi e due italiani.  Secondo quanto emerso dall’indagine, le donne avrebbero sfruttato giovani ragazze connazionali, ospitandole all’interno dell’immobile, pubblicizzato come “centro benessere”, e facendole prostituire.
In particolare la titolare si sarebbe occupata di organizzare lo svolgimento delle attività all’interno del centro, acquisendo personalmente e in via esclusiva il denaro delle prestazioni sessuali ai clienti.
Un uomo di 54 anni è risultato essere il titolare del contratto di locazione dell’immobile,che le indagini hanno dimostrato essere stato sottoscritto all’unico scopo di adibirlo alla prostituzione, un altro uomo di 40 anni, il titolare del centro benessere precedentemente attivo ad Altopascio e che fino a pochi mesi fa veniva utilizzato per fissare gli appuntamenti nei locali di Sant’Anna.
Tra gli indagati  anche padre e figlia, rispettivamente di anni 88 e 42, proprietari dell’immobile, cui erano pervenute, diverse segnalazioni da condomini di un anomalo via vai di persone, anche fuori dagli ordinari orari d’ufficio. Le ragazze sfruttate nel corso dell’attività sono state quattro, tutte non in regola con la normativa sugli stranieri.
Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di documentare centinaia di prestazioni sessuali. Secondo quanto riportato, Una volta fatti entrare nell’appartamento, i clienti, seconcordavano il tipo di prestazione che variava da 50 a 100 euro ed effettuavano il pagamento che veniva riscosso dalla titolare e versato all’interno di una cassa posta nella reception o comunque trattenuto ed occultato. Nel corso dell’attività, utilizzando vario escamotage, gli operatori della Squadra Mobile hanno effettuato alcuni controlli riuscendo di volta in volta ad identificare le ragazze sfruttate ed i clienti, tra i quali anche dei professionisti. Nel corso della perquisizione, nella disponibilità dell’arrestata sono stati trovati 4830 euro, che sono stati sequestrati, insieme a due cellulari e un computer.