VIAREGGIO - Bufera sulla 73esima Viareggio Cup. La squadra nigeriana del Ladegbuwa accusa apertamente di razzismo l'organizzazione del Cgc Viareggio che rispedisce al mittente ogni attacco. I giocatori hanno abbandonato il campo prima del termine del match con la Rappresentativa Serie D.
Hanno lasciato il campo per protesta al 39esimo del secondo tempo, eliminati di fatto dalla Viareggio Cup, accusando pesantemente l’organizzazione del torneo giovanile di aver subito attacchi e discriminazioni razziste in campo. E’ finita in polemica sabato pomeriggio la partecipazione alla Coppa Carnevale della squadra nigeriana del Ladegbuwa battuta 3 a 0 sul campo di Santa Croce dalla Rappresentativa Serie D, volata agli ottavi.
La società africana ha deciso di ritirare i giocatori dal campo dopo essere rimasti in nove. Alla terza espulsione (il secondo era stato l’allenatore) è scoppiata la lite con l’arbitro. Lunghi minuti di confusione e poi il ritiro. Poche ore dopo un durissimo comunicato sui social con gravi accuse di razzismo agli organizzatori del Centro Giovani Calciatori e al direttore di gara, denunciando presunti abusi raziali per il colore della pelle e favoritismi verso la squadra italiana. E infine la richiesta di scuse agli organizzatori e di poter rigiocare la partita.
Richieste rispedite al mittente dal presidente del Cgc Alessandro Palagi. “Il no al razzismo è il nostro credo quotidiano, non è solo uno slogan di facciata, lo dimostra la nostra storia – ha dichiarato Palagi ricordando come un’altra formazione della Nigeria, il Mavlon, si sia qualificata agli ottavi. E come lo scorso anno sia arrivata alla finalissima la nigeriana Alex Transfiguration.
La partita resta assegnata alla Rappresentativa D. La Commissione disciplinare – da quanto si apprende – consultato il referto dell’arbitro non ha rintracciato nessun rilievo relativo a insulti, cori o azioni di stampo razzista avvenuti sul campo o fuori.