PIANA DI LUCCA - La conferenza dei sindaci della Piana di Lucca approva il piano di riorganizzazione del 118, che prevede la presenza una rete di mezzi di soccorso in grado di garantire, sulle 24 ore e 365 giorni all'anno, un soccorso qualificato e in linea con le esigenze del territorio.
La conferenza dei sindaci della Piana di Lucca approva il piano di riorganizzazione del 118, che prevede la presenza una rete di mezzi di soccorso in grado di garantire, sulle 24 ore e 365 giorni all’anno, un soccorso qualificato e in linea con le esigenze del territorio. Anche per Lucca la rimodulazione del 118 seguirà le linee di indirizzo della delibera regionale 1424/2022. La proposta presentata dall’Asl in assemblea, che ha avuto il nulla osta dai sindaci della zona di Lucca, permetterà di mantenere i due punti Pet con medico, a Lucca e al Turchetto, con l’introduzione nella Piana di una nuova automedica, che renderà il sistema più efficiente e moderno. Dai sindaci è stata fatta la richiesta di prevedere un equipaggio composto da medico, infermiere e autista, garantendo così nei soccorsi più complicati la presenza di un’equipe sanitaria direttamente sul luogo dell’intervento. Resteranno, inoltre, tutte le attuali ambulanze con infermiere a bordo e ambulanze con soccorritori di livello avanzato delle associazioni di volontariato, ventiquattro ore su ventiquattro. Nel corso della seduta della conferenza dei sindaci è stata analizzata anche la questione della continuità assistenziale (ex guardia medica), con una presentazione del nuovo modello proposto dalla Asl. Gli amministratori della Piana di Lucca hanno concordato in linea di massima con la rimodulazione dei servizi prevista, ma sarà necessario un nuovo incontro per approfondire l’argomento, con riferimento in particolare al nuovo modello organizzativo in cui reimpiegare le risorse della continuità assistenziale e la distribuzione nelle singole sedi territoriali. Soddisfatta per l’accordo raggiunto la direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani: “Si tratta di un passo importante verso un modello organizzativo più capillare della rete dell’emergenza – ha commentato Casani – La riforma si pone l’obiettivo di ridisegnare una sanità in grado di tenere conto delle mutate necessità dei cittadini e delle diverse esigenze dei singoli territori, rendendo il sistema più funzionale e in linea con i tempi. ”.