LUCCA - Approda in Parlamento il caso del no del Comune di Lucca alla presentazione all'Agorà del libro "Rossa e plebea - Pisa mezzo secolo fa” dello scrittore Luciano Luciani. Un gruppo di esponenti del Pd, tra cui Simona Bonafè, Marco Furfaro e Laura Boldrini, ha presentato un'interrogazione ai ministri dell'Interno, della Giustizia e della Cultura, per sapere se intendono adottare misure per garantire il confronto democratico e le libertà costituzionali a Lucca.
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Nell’interrogazione vengono citate notizie di stampa secondo cui dietro l’annullamento della presentazione decisa dall’assessore Mia Pisano, del gruppo Difendere Lucca, ci sarebbe l’intervento dell’assessore Fabio Barsanti, già eletto consigliere comunale nel 2017 nella lista Casapound e che in passato si è definito testualmente “fascista”.
“Qualora tali notizie venissero confermate – si legge nell’interrogazione – l’annullamento della presentazione del libro sarebbe una decisione gravissima perché non motivata ufficialmente ma decisa esclusivamente per motivazioni ideologiche, peraltro da esponenti della giunta comunale che fanno riferimento a movimenti politici di palese e dichiarata ispirazione fascista”.
Nel frattempo, dopo le prime spiegazioni del Comune, per sedare la polemica, è dovuto intervenuto anche il sindaco di Lucca Mario Pardini. “Nessun tipo di censura – ha detto il sindaco – solo che la richiesta di quello spazio pubblico non era conforme al regolamento e la sala era già stata opzionata”. Il sindaco ha inoltre detto di aver contattato Luciani per ribadirgli che è benvenuto a presentare il suo libro quando vuole”.