Viareggio - Il gruppo ecologista, che presentò un esposto contro lo svolgimento del Jova Beach Party e per salvaguardare l'area dunale del Muralgione, adesso chiede che la stessa venga inserita nella Rete Natura 2000
Era il 12 settembre scorso quando l’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico presentò un esposto per verificare la regolarità dell’allestimento del palco che doveva ospitare il Jova Beach Party alla spiaggia del Muraglione. Esposto che si basava sugli studi effettuati dal professor Bacaro dell’università di Pavia sulla vegetazione spontanea di quella che venne individuata come area dunale.
Il risultato fu di disporre la salvaguardia di parte di questa zona da parte dell’organizzazione del concerto, oltre alla conservazione in apposite celle frigorifere di campioni di vegetazione per una successiva ripiantumazione una volta terminato lo spettacolo, avvenuta nei mesi scorsi.
A distanza di quasi un anno dunque, il Gruppo ambientalista torna a ad avanzare una formale segnalazione alle autorità competenti per la tutela della spiaggia del Muraglione e per far sì che la stessa venga inserita nella Rete Natura 2000 che salvaguardia i siti naturalistici europei.
La relazione dell’Arpat a seguito della segnalazione del settembre scorso era però di tutt’altro avviso, dato che il nulla osta allo svolgimento del concerto fu così motivato:
” La zona in cui è previsto il concerto. E’ fortemente antropizzata per la presenza del muro che ne delimita l’area pertanto, pur essendo una zona dunale, non rientra nella classificazione degli habitat naturali dunali riportati nella Direttiva Habitat.”
“Le specie vegetali individuate – prosegue l’ARPAT – non sono specie protette e le dune si trovano “costrette” tra mare e il muraglione che ne interrompe la naturalità di movimento tipica delle realtà dunali come, ad esempio, la Lecciona”.