Approvato dal Cdm il nuovo Codice degli Appalti che dovrebbe velocizzare le procedure di gara per i grandi cantieri. Soddisfatti i costruttori in provincia di Lucca. Ma il presidente della Cassa edile Varia avverte: "Non ci saranno abbastanza imprese qualificate sul territorio per svolgere tutti i lavori".
Il 2022 ha visto la provincia di Lucca maglia nera in Toscana per appalti pubblici. Numeri invece in crescita per la vicina Massa-Carrara. Lo rivela il rapporto annuale di Ance Toscana, l’associazione dei costruttori, che mostra a Lucca una riduzione del 30% del numero di gare e del 18% del loro importo. 93 bandi per un valore di 126 milioni di euro. La provincia apuana ha invece segnato una crescita del 3,3% di contratti e soprattutto un raddoppio dell’importo arrivando a 126 milioni.
I costruttori lucchesi vedono nel nuovo Codice degli Appalti, appena varato dal Governo e oggetto di forte dibattito, un’occasione per sbloccare molti cantieri e accelerare le future procedure grazie in particolare all’innalzamento del tetto per gli affidamenti diretti, ai maggiori poteri dati ai Comuni e al taglio di vari passaggi burocratici.
Difficile dire sul territorio quanti cantieri si sbloccherebbero. La Provincia di Lucca come stazione unica appaltante – che serve però solo sei comuni tra Piana e Versilia – conta 20 procedure aggiudicate tra 2020 e 2021 e 11 gare in corso. Ma è falso dire, secondo Varia, che con il nuovo codice non ci saranno più gare.