VIAREGGIO - Il Consiglio di Stato ha bocciato la proroga delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2024 varata poche settimane fa dal Parlamento. Si va dunque alle aste in tempi più rapidi del previsto. Nella categoria in Versilia regna il caos. Dal Governo arrivano timide rassicurazioni sui tempi.
Dopo l’estate potrebbero partire le procedure per le aste degli stabilimenti balneari. Una doccia fredda quella provocata dall’ultima sentenza del Consiglio di Stato che pochi giorni fa ha già dichiarato illegittima la proroga al 31 dicembre 2024 approvata dal Parlamento il 24 febbraio. Pertanto le concessioni balneari – circa 600 quelle presenti da Viareggio a Marina di Carrara – scadranno con la fine di quest’anno. In un momento di massimo caos per la categoria, il deputato versiliese più vicino al Governo Meloni, Riccardo Zucconi, cerca di rassicurare sui tempi.
La mappatura delle coste italiane resta l’arma principale del Governo per trattare con l’Europa, per ottenere di salvare le concessioni attuali in cambio della messa a bando delle nuove.
Un salvagente però potrebbe arrivare dal Ddl concorrenza, quello varato dal Governo Draghi, che prevede la possibilità di allungare di un anno le concessioni, quindi fino al 31 dicembre 2024, nel caso i Comuni si trovino nell’impossibilità oggettiva di concludere entro la fine del 2023 le procedure di evidenza pubblica. E sembra proprio impensabile che gli Uffici Demanio dei comuni versiliesi possano riuscire a gestire centinaia di pratiche solo da settembre a dicembre. Per questo l’ex deputato Umberto Buratti, oggi consigliere comunale di minoranza, ha chiesto all’amministrazione di Forte dei M armi di procedere formalmente in questa direzione per dare almeno la certezza di un anno in più di tempo per gestire le aste.