PIETRASANTA - Il taglio di 12 tigli sullo storico viale Apua scatena lo scontro tra l'amministrazione e la minoranza che accusa il sindaco Giovannetti di voler rimuovere centinaia di alberi nel giro di tre anni. Il primo cittadino smentisce le accuse e spiega le ragioni degli ultimi abbattimenti.
Le forze di opposizione hanno lanciato l’allarme sul viale Apua, all’indomani dell’abbattimento con relativa ripiantumazione di 12 tigli lungo l’arteria che collega Pietrasanta al mare dove si contano oltre 300 alberi ad alto fusto. Il timore del gruppo di minoranza – venuto a sapere di un progetto paesaggistico del Comune approvato a dicembre – è che il viale amato da tutti e tutelato come bene monumentale venga stravolto nel giro di appena tre anni.
Accuse smentite dal sindaco Alberto Giovannetti e dall’assessore Matteo Marcucci. I 12 tigli abbattuti (trovati con tronchi cavi o addirittura marci) sono i primi di una serie di 42 certificati come a rischio estremo di cedimento da uno studio agronomico commissionato dopo il fortunale dello scorso agosto. E sono questi che dovranno essere sostituiti nei prossimi 2-3 anni.
C’è un poi uno studio preliminare a lungo termine, affidato ad un architetto del paesaggio, che pianifica la sostituzione nel tempo di tutti i tigli del viale Apua, piantati negli anni ’30 e prossimi al fine vita. Un’operazione inevitabile – ha spiegato il sindaco – per non arrivare un giorno a dover chiudere al traffico il viale Apua per motivi di sicurezza, bloccando la viabilità comunale.