LUCCA - Lieve rallentamento del tasso di crescita imprenditoriale rispetto al 2021. Passo in avanti per le costruzioni, in calo il commercio. Crescono le imprese a conduzione straniera e si conferma la flessione delle imprese giovanili. Stabile l’artigianato e la cooperazione. L'indagine a cura dell’ufficio studi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest.
Rallenta anche a Lucca la crescita del tessuto imprenditoriale nel 2022. Secondo quanto emerso dalla ricerca curata dall’ufficio studi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest, l’anno passato registra un tasso di crescita sempre positivo del rapporto nati-mortalità, ma perde spunto rispetto al 2021. Nel 2022 in provincia sono diminuite le iscrizioni (-64 imprese) fermandosi a 2.154 unità, ancora abbondantemente al disotto dei livelli pre-crisi, mentre le cessazioni non d’ufficio (1.943) sono tornate a crescere (+263 unità). Il saldo imprenditoriale si è così attestato a +211 unità, per un tasso di crescita del +0,5%, un valore inferiore all’anno precedente. A livello regionale la dinamica imprenditoriale è risultata poco migliore (+0,6%), mentre sul piano nazionale la crescita è stata più sostenuta arrivando al +0,8%. Nel dettaglio la crescita del tessuto imprenditoriale ha interessato tutti i macro-comparti di attività economica: le imprese operanti nel comparto industriale sono aumentate del +1,2% (+145 unità), grazie al traino delle costruzioni (+1,5%; +107) ancora spinte dai bonus governativi, mentre per l’agricoltura e i servizi la dinamica (+0,4% per entrambi) è risultata maggiormente frenata; in particolare nel comparto dei servizi cala il commercio al dettaglio. Sul territorio provinciale la Versilia si conferma l’area più dinamica, mettendo a segno una crescita del +0,7%, per un saldo imprenditoriale di +145 imprese; la Piana si ferma invece al +0,5% (+97 unità); dinamica negativa per le zone più interne con la Media Valle del Serchio che perde 23 imprese (-0,9%) e la Garfagnana 8 (-0,3%). Prosegue la crescita delle imprese guidate da stranieri (imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone non nate in Italia), che registrano un +4,3%, (201 unità in più), pari all’11,5% del tessuto imprenditoriale lucchese (Italia: 10,8%; Toscana: 15,1%); aumentano anche le imprese femminili (imprese partecipate in prevalenza da donne), salite a 9.563 (l’incidenza imprenditoriale in rosa in provincia si porta al 22,4% del totale, meglio dell’Italia (22,2%) ma un punto percentuale sotto la Toscana 23,4%); mentre calano le imprese giovanili under 35, -2,0% nell’anno, anche a causa del progressivo assottigliamento della popolazione nelle classi di età più giovani e del recente rallentamento nei processi di natalità imprenditoriale.