LUCCA - Il blitz è scattato di prima mattina. La Squadra Mobile della Questura di Lucca è andata a prelevare un 38enne, residente in un campo nomadi lucchese, per portarlo in carcere al San Giorgio, con le accuse di ricettazione e indebito utilizzo di carta di pagamento.
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L’inchiesta era partita all’inizio di gennaio, quando da un’auto in sosta in via Paolini era stata rubata una borsa con all’interno, tra le altre cose, un bancomat e il pin per il suo utilizzo, anche se parzialmente occultato.
La proprietaria, una donna di 47 anni, aveva subito denunciato il furto e poco dopo si era accorta che iniziavano ad esserci degli ammanchi nel conto corrente. Complessivamente 3.700 euro, tra prelievo di contanti e spese per l’acquisto di una collana ed un anello in una gioielleria.
La polizia però aveva già concentrato le proprie attenzioni su un sospettato con precedenti specifici. E grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza delle banche e della gioielleria, la polizia l’ha individuato come colui che ha usato il bancomat rubato, pur non riuscendo ad accertare la sua eventuale responsabilità nel furto.
Da qui è partito il via libera del Gip per l’esecuzione della custodia cautelare in carcere.