VIAREGGIO - Presentato a Viareggio il primo Rapporto Intermedio sull’economia di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. La ripresa post Covid ha tenuto nel 2022 nonostante i tanti fattori negativi. Ma sul futuro pesa ancora il fattore energia e il ritardo infrastrutturale.
Meglio del previsto. L’economia dell’area Toscana nord ovest ha superato il test di un 2022 funesto colpito da guerra, inflazione, caro energia e ultimi contraccolpi del covid. Il rapporto presentato a Viareggio dalla Camera di Commercio che riunisce adesso le province di Lucca, Pisa e Massa – realizzato con l’Istituto di Studi e Ricerche – mostra soprattutto segni positivi. Specie in termini congiunturali. Cresce ovunque il valore aggiunto, cioè la ricchezza prodotta sfiorando punte del 4%.
L’export trascina l’economia specie sul cartario e sul marmo. Rallenta la nautica che viene però da un 2021 vertiginoso. Bene il turismo. Raddoppiate le presenze in un anno sulla Piana di Lucca, ma crescono discretamente anche Versilia e Garfagnana. Le note dolenti riguardano soprattutto l’edilizia: reduce dal boom dei super bonus rischia adesso la paralisi per mancanza di liquidità.
In generale, prosegue il calo demografico: un’emorragia di abitanti in particolare a Massa-Carrara dove in dieci anni si è perso il 10% della popolazione.
Altro freno allo sviluppo sono le mancate infrastrutture della costa, ferme da decenni.