LUCCA - La firma in Provincia tra l'assessore regionale Nardini, sindacati, associazioni di categoria, sindacati, Ccia e Imt. Il protocollo servirà a individuare le dinamiche locali del lavoro e i fabbisogni di formazione sul territorio per favorire occupazione e sviluppo.
Mappare le dinamiche locali del lavoro per mettere in campo un’offerta formativa specifica per il territorio, favorendo occupazione e sviluppo. Sono questi i macro-obiettivi del Patto locale per lo sviluppo e il potenziamento delle competenze firmato a Palazzo Ducale che andrà a rilevare il fabbisogno formativo e l’evoluzione del sistema economico e occupazionale in particolare nelle aree economiche che assumono rilevanza strategica con particolare riferimento ai settori del Cartario nella Piana di Lucca, della Nautica in Versilia e, più in generale, del Commercio, del Turismo e dei Servizi, dell’Agricoltura, dell’Artigianato e della Cooperazione. Il protocollo, che avrà validità di tre anni, vede coinvolti la Regione Toscana, ente promotore di Patti per la formazione locale, la Provincia di Lucca in qualità di ente coordinatore del Patto, nonché la partecipazione attiva di tutte le parti economico-sociali maggiormente rappresentative del territorio.
Il documento dà seguito alle indicazioni delle parti sociali lucchesi, che hanno deciso di destinare il 20% del budget assegnato al territorio provinciale – oltre 3 milioni di euro – per mettere in campo misure per le politiche attive del lavoro, ripartendo in modo ragionato e condiviso le risorse.