PIETRASANTA - Eccoli di nuovo i Bronzi di Riace di Tonfano. Ovvero le copie delle celebri statue greche del V secolo a.C. ritrovate 50 anni fa nelle acque dello Ionio e da allora custodite al Museo Archeologico di Reggio Calabria.
Queste riproduzioni erano infatti scomparse dai radar poco prima di Natale, quattro mesi dopo la loro immersione prevista dal progetto Rewind.
Questo video è stato girato tra il 4 e il 5 gennaio scorso da Katia Corfini e Gabriele Tizzani (membri del gruppo GoVersilia). E mostra come i bronzi – realizzati dalla Fonderia Del Chiaro di Pietrasanta – siano ancora lì. Si erano infatti inabissati a metà dicembre dopo una forte mareggiata: neppure i subacquei erano riusciti a rintracciarli pur scandagliando attentamente i fondali. Erano sprofondati verosimilmente a più di un metro. Oggi, dopo un mese trascorso tra curiosità e ironia, è stato il mare a restituirli alla vista.
“Trovarsi di fronte a statue semi immerse nella sabbia e colonizzate da Balanidi sulle parti non bronzee e da Anellidi tubicoli su quelle contenenti rame, è stato come fermare il tempo”. Questo è stato il commento di Gabriele Tizzani una volta riemerso.
Il progetto Rewind, che prevede l’esposizione subacquea fino a settembre prossimo, fu tenuto a battesimo dall’attuale Sottosegretario alle belle arti Vittorio Sgarbi, che ne esaltò l’importanza scientifica data dall’esame degli effetti dell’acqua marina sul bronzo. Progetto però fortemente criticato dalla sponda calabrese che lo bollò come una trovata unicamente commerciale e turistica, che nulla aveva a che fare con i bronzi originali.