BASKET A1 DONNE - Dopo la sosta forzata per il rinvio con Sassari (ancora da fissare la data del recupero) il Gesam Le Mura Lucca è atteso domenica prossima (ore 18) dalla difficile trasferta di San Martino di Lupari. Contro le patavine Miccoli & C. vanno a caccia della terza vittoria stagionale che ridarebbe fiato alle speranze, invero minime, di poter evitare i playout.
Una stagione che è partita subito male e che si spera non finisca peggio o che perlomeno si farà (e si deve fare) di tutto perchè non finisca in malomodo. Il rinvio con Sassari ha di fatto stoppato la ricerca di una condizione di forma e di una continuità che il Gesam Le Mura non ha mai trovato. Forse l’unico dato positivo di non aver giocato contro le sarde (si recupera mercoledì 1 marzo alle ore 20) è quello di aver permesso alla Treffers (nella foto con Frustaci) di smaltire il problema al ginocchio destro. Insomma, in questo campionato 2022/2023 sul Basket Le Mura se non diluvia…piove. Chiaro che per far tornare il sereno sul cielo plumbeo della compagine lucchese ci vorrebbero delle vittorie, merce rara visto che finora sono state la miseria di due, dicesi due. Operazione che non sarà affatto semplice compiere domenica prossima (ore 18) nella difficile trasferta di San Martino di Lupari dove spesso in passato Lucca ha vinto. Già, appunto ma in passato. Stavolta pare tutto complicato contro una squadra piena zeppa di ex: coach Serventi, Pastrello, Russo e Kaczmarczyk, con due straniere di livello come Washington e Dedic e che veleggia all’ottavo posto conscia di poter approdare alla poule-scudetto. Classifica davvero amara e strana per Le Mura spesso abituata a stare nelle posizioni di vertice e che invece si ritrova al penultimo posto agganciata anche da Brescia e con il nono posto detenuto da Moncalieri a 12 punti (quello utile per evitare i playout) molto lontano. Forse troppo lontano. Il pallone a spicchi racconta che all’andata (era il 18 ottobre, tre mesi fa) il San Martino di Lupari espugnò il Palatagliate col punteggio di 75 a 60. Successo piuttosto netto delle giallonere patavine che pur senza strafare allungarono già all’intervallo lungo trascinate da una grande Kaczmarczyk la cui prova suscitò amari rimpianti. Già da quella sera ancora autunnale si capì che la strada delle biancorosse sarebbe stata impervia e costellata da enormi difficoltà. Un test probante che non fu superato. Da allora tanta acqua è passata sotto i punti ma pochi punti sono arrivati in classifica e le prospettive non sono affatto incoraggianti.