Firenze - Secondo il Monitor dei distretti della Toscana realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, volano soprattutto moda, lapideo e farmaceutico. Dati confortanti anche se condizionati dall'aumenti dei prezzi alla produzione
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Crescono le esportazioni del settore cartario di Lucca che rispetto al pre Covid fanno segnare un + 64,9 % nella componente produttiva e un + 9,2% nella meccanica. In generale le esportazioni dei distretti della Toscana nei primi nove mesi del 2022 hanno superato il valore di 18 miliardi di euro, il massimo dal 2008, con una crescita di circa 2,4 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2021, pari al +15,1%. Lo rileva il Monitor dei distretti della Toscana realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Questi risultati, spiega una nota, sono dovuti in parte all’aumento dei prezzi alla produzione che si è intensificato nel corso del 2022, ma una stima del dato manifatturiero dei distretti al netto dell’effetto prezzo conferma una crescita consistente sia nel confronto con il 2021, sia rispetto al 2019. Molto bene anche il distretto del marmo di Carrara con +19,3%. Dal report emerge comunque che il comparto regionale più rilevante rimane il sistema moda, sostenuto dai risultati registrati dall’oreficeria di Arezzo (+25,1%) e dai distretti fiorentini del lusso come la pelletteria e calzature di Firenze (+14,2%), l’abbigliamento di Empoli (+13,3%) e il tessile e abbigliamento di Prato (+22,2%). La filiera agro-alimentare, con una crescita di circa 200 milioni (+14,3%), ha realizzato nel periodo gennaio-settembre 1,6 mld di esportazioni. Infine i poli del settore farmaceutico e del biomedicale si confermano trainanti per il commercio internazionale della regione realizzando, nel periodo gennaio-settembre 2022, complessivamente esportazioni per 3,5 mld (+22,8%). Tra i mercati di sbocco la Svizzera si conferma come primo mercato di riferimento per i distretti tradizionali con circa 3,7 mld di esportazioni, mentre è da sottolineare la crescita che si è registrata nelle vendite verso gli Stati Uniti (+588 mln; circa +40% rispetto al 2021).