Stragi naziste, chiesti risarcimenti

Stragi naziste, chiesti risarcimenti

Redazione

di Redazione

LUCCA - L'azione legale e' relativa a eccidi avvenuti in Toscana, Romagna e Umbria fra cui anche quelli di Stazzema, Valpromaro e Montefegatesi: servira' per accedere al fondo per il ristoro dei danni istituto con il dl 36/2022.

Il pool composto dagli avvocati pietrasantini Gabriele Dalle Luche e Filippo Antonini  e dallo studio legale del professor Andrea Di Porto, ordinario di diritto civile alla Sapienza a Roma, in questi giorni ha notificato e iscritto a ruolo nove cause civili contro lo Stato tedesco e l’Avvocatura dello Stato italiano, al fine di richiedere il risarcimento dei danni subite dalle vittime dei crimini nazifascisti: stragi, eccidi, esecuzioni sommarie, rappresaglie, deportazioni, internamenti nei lager nazisti di militari italiani e lavoro coatto nelle fabbriche tedesche. Lo spiega una nota diffusa dagli avvocati Dalle Luche e Antonini. Tra le cause di risarcimento danni intraprese anche la strage di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944 (560 vittime) e, si spiega, “i numerosi eccidi che hanno sconvolto la Lucchesia nella ‘terribile estate del 1944′”, riguardanti le zone di Bagni di Lucca-Montefegatesi, Valpromaro (Camaiore), Nozzano (Lucca), La Sassaia (Massarosa) e Compignano-Massaciuccoli”. “Le azioni legali – spiega ancora la nota – oltre ad avere lo scopo di ottenere un congruo risarcimento, seppur parziale, rispetto alle immani sofferenze che questi crimini hanno causato nella nostra terra e nella vita di ciascuno, hanno anche lo scopo di ribadire nuovamente che queste stragi non furono il frutto della pazzia o della cattiveria umana, ma una strategia politico-militare, ben precisa e sistematica, di fare ‘terra bruciata’ tra i civili; perpetrata non solo dall’esercito tedesco ma anche da italiani conniventi”: dal maggio all’ottobre del 1944, nelle province di Lucca e di Massa-Carrara “si combattè una guerra totale, di sterminio, nei confronti dei civili, da parte di reparti speciali delle SS, già tristemente noti sul confine orientale, dove avevano sperimentato le loro atrocità e nefandezze. Il dato centrale, messo in luce ed emerso negli atti depositati presso il tribunale di Firenze, è che queste rappresaglie ed eccidi, quale una vera e propria ‘marcia della morte’, non furono eseguite su ordini dei comandanti di singole formazioni ed unità tedesche, ma erano esempi di una campagna ben più ampia, organizzata e diretta dal quartier generale del feldmaresciallo Kesselring”. Le cause sono state promosse al fine di poter poi accedere al fondo per il ristoro dei danni istituto con il dl 36/2022.