Pietrasanta: un’unica voce contro la violenza

Pietrasanta: un’unica voce contro la violenza

Redazione

di Redazione

PIETRASANTA - Musica, fiori, immagini. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a Pietrasanta ha parlato tanti linguaggi diversi e a tutte le età, unendo in un'unica voce giovani e meno giovani, istituzioni, associazioni e scuole.

Studenti e studentesse della “Barsanti” hanno aperto la giornata interpretando “La canzone di Marinella” di De André e il monologo “Violenza sulle donne” di Paola Cortellesi e un brano dal libro “Ferite a morte” di Maura Misiti e Serena Dandini. Lasciando, poi, all’albero dei pensieri, allo Skate Park, tante riproduzioni di scarpette rosse, simbolo della lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere.

Rosse anche le rose che l’associazione Auser di Pietrasanta ha deposto sulla panchina installata un anno fa in via Bernini, davanti al centro civico del quartiere Africa.

Di rispetto, coraggio e libertà parla la mostra fotografica inaugurata nel pomeriggio in sala delle Grasce, aperta fino al 18 dicembre: con 32 foto, tutte in bianco e nero con l’unico punto di colore rappresentato da un palloncino rosso. Nessuna immagine esplicita di violenza – spiegano gli autori Elisabetta Gozzini e Maurizio Valentini – perché la libertà che vogliono esprimere è quella mentale, prima che fisica, di denunciare un aggressore e prendersi in mano il proprio futuro.

L’atrio di palazzo comunale ospita invece “UnA, nessuno, centomila… colori diversi”, progetto ideato e promosso dalla scuola dell’infanzia “F.lli Grimm” che raccoglie elaborati realizzati dagli studenti del Comprensivo Pietrasanta 2, del Chini-Michelangelo e del Don Lazzeri-Stagi sul tema della libertà, del rispetto e dell’unicità di ciascun individuo. In municipio la pioggia ha costretto la sfilata (prevista in centro) dei bambini dell’infanzia, che hanno lanciato in alto 400 palloncini colorati.