Le gravissime condotte contestate agli indagati, commesse in danno degli ospiti di una casa famiglia per anziani autosufficienti o parzialmente disabili, riguardano la presunta commissione dei reati di maltrattamenti aggravati, circonvenzione di incapaci e violenza sessuale.
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In carcere in custodia cautelare; è il provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Lucca nei confronti di due coniugi, entrambi 52enni,, proprietari e gestori di una struttura per anziani in via Controneria a Bagni di Lucca, in località Corsena. La Casa famiglia per anziani autosufficienti o parzialmente disabili Oasi della Pace, che alloggiava 8 persone di età compresa tra i 63 e gli 87 anni, alcune provenienti dal territorio comunale ed altre anche dalla piana.
I reati contestai agli indagati , sono gravi: presunti maltrattamenti aggravati, circonvenzione di incapaci e violenza sessuale.
L’operazione è scattata all’alba quando i carabinieri della Compagnia di Castelnuovo di Garfagnana, dopo le indagini condotte dalle stazioni carabinieri di Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano sotto la direzione del Pubblico Ministero della Procura di Lucca, Elena Leone, hanno attuato la misura cautelare.
Le indagini erano partite circa due mesi fa quando i militari dell’Arma avevano raccolto delle confidenze, poi confermate dai primi accertamenti, in cui era emerso che da parte dei gestori, gli ospiti della struttura sarebbero stati quotidianamente umiliati e sottoposti a violenze fisiche, verbali e a sfondo sessuale.
Tutti comportamenti che per gli inquirenti sembrano aver trovato riscontro nell’esito delle attività tecniche disposte dalla Procura e che hanno consentito ai militari di ricostruire un panorama definito dalle forze dell’ordine raccapricciante: minacce e insulti verbali, percosse e aggressioni fisiche, ma anche violenze sessuali consistenti in palpeggiamenti nelle zone intime o approcci verbali spinti.
Gli esiti delle indagini hanno aggiunto anche altre ipotesi di reato, la volontà degli arrestati di approfittare delle condizioni egli anziani per acquisire ingiusti profitti.
Per quanto riguarda gli ospiti della struttura, sei di questi adesso sono stati affidati alle cure dei familiari, mentre altri due sono stati presi in carico dai servizi sociali.
I due arrestati, legati tra loro sentimentalmente, ma non sposati, erano arrivati nella cittadina termale da circa un anno dopo aver acquistato la villa sede della casa famiglia per poco più di 400 mila euro.
Ora sono stati tradotti rispettivamente presso il carcere di Lucca e presso la sezione femminile del carcere di Pisa.