BASKET A1 DONNE - Il veleno sta nella coda. Come dicevano i latini, i secondi, anzi i decimi finali, costano carissimo al Gesam Lucca, sconfitto al fotofinish (70-68) da una Bruschi San Giovanni Valdarno che celebra così la sua prima storica vittoria in Serie A1.
Decisiva una tripla, a soli due decimi dalla sirena, di capitan Elisabetta Tassinari. Due punti che valgono l’aggancio in classifica alle biancorosse, protagoniste di una bella rimonta nel terzo periodo che aveva ricucito il -13 con cui si era chiuso il primo quarto. A Lucca non sono bastati i 20 punti di Morrison, i 17 di Treffers (imprecisa ai liberi, 5/8 per lei) e i 13 di Francesca. San Giovanni può esultare grazie ai 20 di Garrick, agli 11 di Milani e ai 12 della sopracitata Tassinari, stoica nel tornare sul parquet dopo un colpo al capo subito in precedenza. Senza l’americana Whittead, Matassini opta per il quintetto formato da Bove, Garrick, Missanelli, Schwienbacher e Tassinari. Gesam Gas e Luce replica con Treffers, Miccoli, Parmesani, Natali e Morrison. Che la posta in palio sia pesante, lo si capisce dalle gelide mani dei rispettivi attacchi. Ci vogliono ben 4’12’’ per sbloccare lo 0-0. Il primo/quarto si chiude sul 10 a 10. Il secondo tempino si apre nel segno della lunga ex Campobasso Bove, autrice dei primi cinque del Bruschi. Le Mura reagisce e si porta avanti sul 17 a 21 ma da quel momento si spegne la luce: la squadra di Andreoli subisce un terrificante parziale di 18 a 1. Si va all’intervallo lungo sul 35-22 per le valdarnesi. Al rientro dagli spogliatoi, Morrison prova a indicare la strada alle sue compagne: Lucca impatta sul 50 pari. Da cuori forti il finale al PalaGalli. Treffers e Frustaci portano avanti Le Mura in un susseguirsi di sorpassi e controsorpassi. A 2″9 dalla fine Lucca è avanti 68 a 67, tempo minimo ma sufficiente per la magia di Tassinari che spedisce in paradiso San Giovanni Valdarno e all’inferno un Gesam Le Mura ufficialmente in crisi. E domenica prossima (ore 18) arriva la fortissima Reyer Venezia, capolista a punteggio pieno. Insomma, non c’è granchè da stare allegri.