CALCIO C - Scatta domenica (ore 14,30) il campionato della Lucchese di scena sul difficilissimo campo della Reggiana, una delle grandi favorite del girone B. Squadra profondamente rinnovata quella rossonera che cerca l'impresa. Maraia dovrebbe optare per il 3-5-1-1. Lo scorso anno gli emiliani s'imposero 2-0 al Mapei Stadum
Avvio in salita ? Beh forse sì ma è anche vero che prima o poi bisognerà affrontarle tutte. Ora, al di là delle frasi fatte, dei luoghi comuni triti e ritriti, il calendario non è stato benevolo con la Lucchese, almeno relativamente ai primi 90′. Poi se ne può invece parlare. Intanto il debutto chiama Coletta & C. sul campo della forte Reggiana, seconda classificata lo scorso anno, e una delle grandi favorite di…quest’anno. Quindi pronti via e sarà subito battaglia. La Lucchese ci arriva dopo l’ennesima rivoluzione estiva: ben pochi superstiti in rosa di quella che fu la squadra di Pagliuca. Maraia, nuovo condottiero della Pantera, ha voluto, e ha avuto, la sua Lucchese. Certo che elementi del calibro di Tiritiello, Maddaloni e Di Quinzio sono arrivato da una settimana; Ravasio e Bruzzaniti da poche ore. Bianchimano invece è squalificato. Qualcuno giocherà, altri ancora no. E allora proviamo a snocciolare la prima lucchese con un3-5-1-1 che profuma di prudenza e si spera sappia di compattezza: Coletta tra pali; Merletti, Bachini e Maddaloni in difesa; cerniera mediana con Alagna, Tumbarello, Mastalli, D’Alena e Visconti; Di Quinzio sottopunta (oggi si dice così) a sostegno del centravanti Romero. Il pallone racconta che storicamente e statisticamente la trasferta di Reggio Emilia non è mai stata foriera di troppe soddisfazioni per la Pantera. E così andò anche lo scorso anno. Vittoria per 2-0 della Reggiana al Mapei Stadium contro la Lucchese nel posticipo della dodicesima giornata, gara giocata il 1 novembre. I granata di Aimo Diana sbloccarono il punteggio quasi allo scadere del primo tempo con Sciaudone e chiusero il conto a metà ripresa con uno stacco imperioso di testa del loro capitano Rozzio.