CALCIO C - La Lucchese è tornata al lavoro dopo l'amara sconfitta di Fiorenzuola. Vero che in un campionato così equilibrato ogni partita nasconde delle insidie ma al velodromo Pavesi la formazione rossonera è parsa ancora alla ricerca di se stessa. Vero poi che il pareggio sarebbe stata moneta giusta ma questo casomai acuisce il rimpianto.
Il Fiorenzuola di Luca Tabbiani ha vinto con il minimo sforzo confermandosi compagine tutt’altro che di elevata cifra tecnica. La Lucchese, che pure sul piano del gioco non ha affatto convinto, è stata troppo sprecona con le due nitide occasioni sciupate da Semprini e anche sfortunata con il palo nel finale di Quirini, una delle poche note liete di giornata. Il resto adesso dovrà risolverlo mister Maraia e siccome sabato siamo già alla quinta giornata forse è anche l’ora di fare un pò di chiarezza: tecnica e tattica, Ci spieghiamo meglio. Finora tutti a dire dei tanti buoni elementi arrivati e di una rosa buona e…abbondante. Questo non significa però che ad ogni partita lo schieramento vada rivoltato come un calzino anche perchè così difficilmente la squadra trova, o troverà, una sua fisionomia. Detto che oggi i campionati si giocano almeno con 17-18 elementi più o meno sullo stesso livello, è altrettanto assodato che ci vuole un undici di base. E’ quello che riteniamo, e speriamo, Maraia dovrà cominciare a fare già da sabato prossimo quando al Porta Elisa calerà un Rimini ringalluzzito dal netto successo (3-0) sull’Olbia. I biancorossi romagnoli tornano a Lucca dopo 6 anni e mezzo: era il 12 marzo 2016 e la Lucchese di Nanu Galderisi vinse 2-0 con reti nel finale di Fanucchi e Pozzebon.