ALTOPASCIO - Tornano gli scavi archeologici nella frazione di Altopascio. Sul sito al lavoro una squadra di 14 persone per portare alla luce le sepolture di età romanica.
Riprendono gli scavi archeologici a Badia Pozzeveri, dove sono state scoperte sepolture risalenti all’XI secolo. Il sito, situato ai piedi dell’antica Abbazia camaldolese della frazione di Altopascio, è tra i più interessanti e importanti d’Europa: grazie alla continuità dell’uso cimiteriale dell’area circostante la chiesa di San Pietro, gli archeologi hanno infatti potuto acquisire un campione scheletrico che spazia dall’XI al XIX secolo, un caso più unico che raro. Fino al 12 agosto una squadra di 14 persone – tra cui alcuni studenti del master in antropologia scheletrica, forense e paleopatologia, promosso dall’Università di Pisa – sarà al lavoro sullo scavo, svolto su concessione ministeriale e organizzato dal Comune di Altopascio e sotto la direzione scientifica del dottor Antonio Fornaciari. “E’ molto interessante vedere – commenta Fornaciari – come cambia la conformazione ossea e scheletrica dei resti ritrovati, come si abbassano le altezze, come cambia l’alimentazione. Questo scavo è un libro aperto su secoli antichi e passati, che raccontano molto delle vicende, dei pellegrini e della popolazione che viveva e si muoveva qui in quei tempi”.