LUCCA - Secondo la residente il problema sarebbe iniziato nel 2015 e dipenderebbe dall'alto livello delle acque, necessario a garantire il funzionamento delle turbine idroelettriche.
La cantina completamente allegata, invasa dalle acque del condotto pubblico. Uno spiacevole inconveniente che, dal 2015 a oggi, si verifica con frequente regolarità nella casa della signora Radicchi, residente in via dell’Acquacalda.
Il disagio secondo la famiglia sarebbe causato dall’eccessivo livello delle acque del condotto necessario a garantire il funzionamento delle turbine idroelettriche. L’ultimo episodio poche ore fa ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, ma l’acqua è tornata rapidamente a risalire nello scantinato dell’abitazione, che la proprietaria di è trovata costretta a non solo a non poter più utilizzare, ma anche a riadattare a proprie spese, alzando l’accesso degli scalini e dotandosi di proprie pompe idrovore.
Il problema però persiste. E riguarda anche altri residenti della zona. Alcuni hanno provveduto autonomamente a soluzioni per tutelare giardini e orti, ma da lato della strada di casa Radicchi non si può intervenire sul muretto del condotto, tutelato peraltro dalle Belle Arti, mentre sarebbe necessaria un’opera di impermeabilizzazione simile a quella per realizzare una piscina.