MASSAROSA - Le categorie turistiche di Massarosa dicono no all'imposta di soggiorno che sarà introdotta tra appena tre settimane, ovvero dal 1° agosto. Ad alzare la voce contro la decisione presa dall'amministrazione comunale sono le sigle Confcommercio e Versilia Verdelago, in prima linea ad anni quest'ultima sulla promozione territoriale.
Dovranno pagarla tutti gli ospiti delle strutture ricettive per i primi cinque giorni di permanenza. L’importo sarà di 1,5 euro a testa per l’alta stagione e un euro per la media bassa stagione. tassa verrà introdotta nel mezzo della stagione turistica, con prenotazioni già prese al netto dell’imposta, con un allungamento dell’alta stagione fino al 30 di Novembre, nonostante il nostro parere contrario espresso nelle riunioni.” Nel 2021 si sono registrate 14.000 presenze a Massarosa, un numero che – secondo le categorie turistiche – porterebbe un gettito della tassa di soggiorno che coprirebbe a malapena i costi per gestirla. Confcommercio e Verdelago chiedono all’amministrazione di rinviare tutto a gennaio 2023 per dare tempo alle strutture di prepararsi a gestire le pratiche ma anche per consentire di portare alla luce le cosiddette “strutture fantasma”, ovvero B&B e affittacamere abusivi che eluderebbero la tassa di soggiorno.
“Per volontà dell’amministrazione” – scrivono in una note la due associazioni a cui sono iscritte la maggior parte delle strutture – la“L’applicazione scatta in automatico due mesi dopo l’approvazione in bilancio” – replica la sindaca Simona Barsotti, che aggiunge. “Siamo un comune in dissesto e questa tassa, che non grava sui residenti, finanzierà la promozione turistica del territorio che rimarrebbe altrimenti scoperta. E’ una fase sperimentale, entreremo a regime il prossimo anno.”