CALCIO D - Un mese dopo l'impresa di Livorno il Tau è proiettato verso la D, coronamento di una stagione eccezionale, visto anche il “triplete” con le giovanili regionali 2005, 2006 e 2007. E comincia a prendere forma l'organico della prima squadra 2022-2023. Confermato il tecnico Pietro Cristiani, non manca il lavoro al DS Maurizio Dal Porto tra partenze, conferme e arrivi da perfezionare.
Gli obiettivi di mercato sono tre: un difensore centrale, un centrocampista ed una punta di categoria. Rispetto all’Eccellenza sale a 4 il numero di quote da schierare. Lasciano Altopascio Federico Mengali reduce da una stagione non esaltante e Marco Niccolai, alle prese con impegni di lavoro e già accasatosi al Perignano. Si interrompe anche l’avventura amaranto di Jonathan Granito, arrivato a stagione in corso mentre è in via di definizione il futuro dell’attaccante Riccardo Benedetti e del centrocampista Gianluca Doveri. Tra i pali l’intenzione è di proseguire schierando una quota. Si attende con fiducia il rientro di Niccolò Carcani (2002), dopo l’infortunio al ginocchio a metà della stagione. Ma si valuta anche l’altro portierino, Francesco Di Biagio, addirittura classe 2004, alla ribalta delle cronache per aver esordito in Eccellenza a 16 anni non ancora compiuti e protagonista dei playoff con l’apoteosi del rigore parato a Vantaggiato al “Picchi”. Su di lui esiste tanto interesse e se il Tau dovesse privarsene sarà solo per una destinazione prestigiosa. In tema di giovani rimarrà il difensore Nico Quilici (04), centrale già nazionale under 16 LND ma anche i più esperti Leonardo Mancini (94) e Matteo Borgia (90); i centrocampisti Luca Anzillotti (92), Edoardo Antoni (99), Oscar Fattorini (03) e Giacomo Pratesi (02). Probabile, almeno in avvio di preparazione prevista per l’ultima settimana di luglio, che vengano aggregati anche alcuni 2005. In vista della serie D si pensa anche all’impianto di gioco. Verranno realizzati lavori agli spogliatoi così com’è previsto l’adeguamento della tribuna e il rinnovo del manto erboso. Tutte opere tese a garantire, senza ombra di dubbio, di poter giocare fin da subito le gare interne ad Altopascio.
