VIAREGGIO - Scontro in Consiglio comunale tra i famigliari delle vittime del 29 giugno e l'amministrazione comunale. Assise convocata per discutere l'uscita del Comune dal processo di Appello bis a cinque giorni dal 13esimo anniversario e a sei dalla sentenza.
E’ stato un Consiglio comunale aperto ad alta tensione quello convocato venerdì mattina dalle opposizioni per discutere l’uscita del Comune di Viareggio dal processo di Appello bis sul disastro ferroviario. A illustrare le ragioni tecnico-legali è stato il sindaco Del Ghingaro con a fianco l’avvocato di parte civile del Comune Graziano Maffei. Era inevitabile, è stato sostanzialmente ribadito, riscuotere quei 200mila euro residui di risarcimenti dalle assicurazioni, e di conseguenza non era più possibile rimanere nel processo come parte civile. Per i famigliari, che hanno aperto la seduta dando lettura delle 32 vittime di via Ponchielli senza dire altro, le ragioni tecniche non sono bastate. E la rabbia verso l’amministrazione è esplosa con dure contestazioni.
Un clima di forte nervosismo e di completa rottura tra famigliari e Comune, a cinque giorni dal 13esimo anniversario del disastro e a sei giorni dalla sentenza bis della Corte di Appello. Il sindaco Del Ghingaro ha però teso una mano al Mondo che Vorrei.
Ea proposito dei 200mila euro, è stato spiegato che saranno destinati ad un apposito capitolo di bilancio per finanziare due progetti appena promossi dalla Commissione Speciale “Tavolo della Memoria”. Si tratta di due iniziative, da realizzare in autunno: una sulla sicurezza nel trasporto ferroviario e una sulle competenze della Procura nazionale in temi di ambiente, reati sui luoghi di lavoro e disastri.