MONTIGNOSO - No del Tar all'estensione fino a 98 metri della discarica di Cava Fornace, che sorge tra Montignoso e Pietrasanta. Uno stop che non basta però ai comitati che da decenni chiedono la chiusura: "Adesso si fermino i conferimenti di rifiuti pericolosi speciali."
La discarica di Cava Fornace deve fermarsi a quota 43 metri di riempimento. Lo ha deciso venerdì scorso il Tar Firenze. Il tribunale amministrativo toscano ha bocciato il ricorso presentato dal gestore Programma Ambiente Apuane contro il decreto della Regione Toscana che bloccava il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) per andare fino a quota 98 metri. Presto per cantare vittoria, affermano i comitati che da decenni si battono per la chiusura della discarica, sia sul fronte montignosino che di Pietrasanta. La partita non è chiusa: il gestore sta infatti valutando se impugnare la sentenza al Consiglio di Stato.
La discarica accoglie rifiuti pericolosi speciali da tutta la Toscana e oltre. Il gestore per continuare a conferire dovrà chiedere una revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e della Valutazione di Impatto Ambientale. Ed è qui che i comitati si aspettano posizioni contrarie dei Comuni e della Regione. Un percorso che corre parallelo a quello per i Contrato di Lago per l’area protetta di Porta che dista poche centinaia di metri.