LUCCA - La performance artistica ha coinvolto i partecipanti in un ideale abbraccio attorno al monumento simbolo della città: un gesto simbolico per tornare ad avvicinarsi agli altri e scacciare le paure e il disagio della pandemia.
500 persone sugli spalti delle Mura per stringere in un abbraccio simbolico tutta la città. E’ il messaggio della performance artistica collettiva Lucca Abbraccia Lucca, l’evento che si è tenuto nella prima serata di sabato, quando il calare della luce del giorno ha lasciato spazio alle ombre proiettate sulle pareti della cinta muraria. L’iniziativa realizzata dal Comune di Lucca in collaborazione con Master musica applicata all’immagine del Conservatorio Boccherini e con l’Azienda Usl Toscana nord ovest è stata organizzata al termine di un mese di incontri e appuntamenti per condividere e valorizzare la risposta che la comunità ha saputo dare durante le fasi più dure dell’emergenza sanitaria: così con questa stretta della città alla città si è voluto ricordare uno dei gesti che più ci sono mancati negli ultimi due anni e offrire una reazione positiva, di ritorno al contatto e al rapporto con gli altri. La proiezione dinamica e sincronizzata delle ombre delle persone tramite l’utilizzo dei fari presenti negli spalti per l’illuminazione della cinta intorno a tutto l’anello delle Mura è stata ripresa da Coralis Video che ha piazzato venti punti di ripresa, impiegando 4 droni, videocamere fisse e mobili. La performance è durata cinque minuti, muovendosi sulle note del brano Kadang, appositamente composto da Deborah Scotto, allieva dell’Istituto Boccherini.