VIAREGGIO - Pescatori fermi in banchina per il caro gasolio. I prezzi alle stelle hanno spinto ancora una volta la marineria viareggina - la più grande dell'alto Tirreno - a scioperare. Domani una delegazione sarà a Roma alla manifestazione nazionale. Sos a Comune e Regione.
Sono in sciopero da una settimana i pescatori viareggini, strozzati da un caro gasolio che non si ferma. E a fermarsi quindi sono stati loro, ancora una volta, dopo lo stop dello scorso marzo. I costi sono cresciuti a dismisura a causa della crisi energetica scatenata dalla guerra.
Tra i pescatori c’è forte preoccupazione e anche nervosismo. I timori non sono tanto per la stagione estiva, che si prospetta buona, quanto per il ritorno in mare con l’inizio dell’autunno. Lo sciopero andrà avanti per un paio di giorni. Una delegazione mercoledì sarà a Roma per la manifestazione di tutte le marinerie d’Italia. Intanto i pescatori hanno incontrato il vice sindaco di Viareggio con delega al porto Valter Alberici. Tra le richieste quello di una fornitura di acqua dedicata per i pescherecci.