PIETRASANTA - Assegnata la Bandiera Blu 2022. Quest'anno nessuna sorpresa: il vessillo della qualità della balneazione torna a sventolare su tutta la Versilia. Il riconoscimento è stato conferito dalla Fee a tutti e quattro i comuni rivieraschi, anche a Pietrasanta che lo aveva clamorosamente perso lo scorso anno. Ancora esclusa invece Cinquale.
Quest’estate la Bandiera Blu sventolerà su tutta la Versilia, senza eccezioni. La Fee ha svelato le località italiane che potranno fregiarsi del prestigioso riconoscimento assegnato per il 36esimo anno dalla Ong danese che certifica la qualità ambientale delle località balneari e lacustri. E così il vessillo è stato confermato per Viareggio (per il 25esimo anno), Camaiore e Forte dei Marmi (per la 32esima volta) e restituito anche a Pietrasanta, che lo scorso anno lo aveva clamorosamente perso. O meglio non aveva neppure partecipato al bando per ottenerlo per una precisa scelta politica costata il posto in giunta all’allora vice sindaco Elisa Bartoli. Soddisfatti i balneari che uno anno fa erano rimasti spiazzati dalla mancata assegnazione.
Quanti turisti in meno siano venuti lo scorso anno a causa della mancata Bandiera blu nessuno lo ha stimato, e neppure è stato se effettivamente abbia influito sulle presenze o sulle prenotazioni. Ma il ritorno del vessillo ha rimesso tutti di buon umore. “Questo riconoscimento è per tutto il nostro sistema-mare – hanno commentato il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti e l’assessore all’ambiente, Tatiana Gliori – la cui qualità non è certo mai stata in discussione. Ma ora, grazie alla Bandiera Blu, Pietrasanta e la sua Marina tornano anche formalmente al posto che le spetta: fra le migliori località balneari d’Italia”.
Bandiera blu confermata anche a Marina di Massa e Marina di Carrara, mentre resta anche quest’anno esclusa la piccola costa del Cinquale, Montignoso, dove sfocia il fiume Versilia. I criteri per l’assegnazione della Bandiera Blu (210 località in tutto quest’anno) oltre che alla validità delle acque di balneazione guardano anche alla presenza sul territorio di aree pedonali, piste ciclabili e aree verdi, ai servizi disponibili in spiaggia, all’abbattimento delle barriere architettoniche fino alla ricettività più diretta, offerta da strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria e infopoint turistici.