LUCCA - Lo stesso soggetto, in diverse interpretazioni, si ripete in 226 opere appese lungo le pareti della piccola chiesa sconsacrata nell'omonima Piazza in centro storico.
226 opere, che, una dopo l’altra ripetono il medesimo soggetto artistico, il Cristo in croce, offrendone una sempre diversa interpretazione. Sono “I Crocifissi” di Lorenzo D’Andrea. Con tecniche varie, prevalentemente in bianco e nero, l’artista ha tracciato sulle pagine di un antico registro francese la propria personale riflessione sul mistero della Croce, con espressioni inedite, omaggi a grandi artisti del passato e spunti critici sui temi di attualità.
Il Crocifisso, dal terzo secolo in poi, è stato una delle immagini su cui gli artisti si sono più spesso misurati: un modo per esprimere un sentimento e per interrogarsi sul mistero di un Dio che si lascia uccidere per salvare l’uomo dal peccato.
Un’esposizione che acquista forza e drammaticità anche grazie alla potenza dell’allestimento, con le opere che corrono lungo le pareti spoglie delle piccola chiesa sconsacrata di San Matteo, nell’omonima piazza in centro storico.